venerdì 28 gennaio 2011

La mia identità segreta

Nella vita normale sono il.Giack del Corso di Fumetto della Magistra Laura;
ma una volta a settimana mi cambio di costume e divento la Tessera64 del


il laboratorio di scrittura creativa e sceneggiatura tenuta da  Diego Cajelli.
Molto interessante, divertente, e le lezioni sono aperte a tutti, per cui dateci un'occhiata.

Se non ci credete guardate questa:



Il tipo nella foto, che i più attenti avranno capito non essere io, ho dovuto usarlo come protagonista del racconto che chiudeva la prima fase, di analisi della scrittura creativa.
E il raccontino, che ho consegnato, ma il Coach Diego non ha ancora corretto, lo metto qui, per il vostro ludibrio.
Commenti, stroncature, complimenti sono bene accetti: andateci duri.
Ocio, che come soggetto per storia a fumetti lo devo giò usare io.
E come per tutte le opere letterarie che si rispettino, prima i ringraziamenti:

Ringrazio Lucia per i consigli preziosi.

Solo perchè vi piace la mia roba, non vuole dire che io vi debba qualcosa

“Eccoti la pinta”.
La cameriera ha riconosciuto la mia faccia, e sta già dicendo alla sua collega che ha appena servito Bob Dylan, proprio lui.
Riuscirò a bere la birra senza che nessuno mi disturbi?
Un sorso, due sorsi, assaporo malto e tranquillità.
No, a quel tavolo mi hanno riconosciuto, anche se sono seduto al bancone.
Li vedo nello specchio, parlottano, non sanno se venire a disturbarmi.
Ecco, il figo del gruppo ha preso coraggio e si avvicina.
Che approccio userà ? m’interessa per la statistica.
Mi tocca sulla spalla, approccio “Invadente”.
“Ehi, ma tu sei…?”.
E’ ambizioso, ma non abbastanza sicuro da dire il nome.
Comunque annuisco e sorrido; il mio saluto con la mano dovrebbe fargli capire che si chiude qui, ma lui è un professionista e insiste.
“Mi faresti un autografo?” non c’è problema, prendo penna e fazzoletto di carta.
“Mi scrivi A Kevin con simpatia ?”. La simpatia non è nelle prime trenta cose che provo per Kevin, ma comincio a divertirmi e lo accontento; non legge neanche la dedica, perfetto.
“Senti, vorrei chiederti se canti una canzone e la dedichi alla mia ragazza che è seduta lì”.
Ha l’atteggiamento di chi poi si sente come se a cantare fosse stato lui. Vediamo se raggiunge il top e mi chiede anche un pezzo particolare.
Fa di più: incredibile. Con balzo felino acchiappa la chitarra appesa al muro e me la piazza in mano.
Blowin’ in the wind, anzi, no, Knockin’ on Heaven’s Door”.
Ha vinto il campionato del mondo dei rompipalle, e si merita il premio.
Sorrido, imbraccio la chitarra, e comincio i primi accordi: sol maggiore, re maggiore, inizio a cantare, ora si ride.
Mama, take this badge off of me
I can’t use it anymore….”
La mia voce squillante e stonatissima lo colpisce come uno schiaffo.
“Ehi, Dylan, ma che voce hai ? non stai bene?”
“Dylan? Perché dovrei chiamarmi Dylan ?”
“Cazzo amico, ma non sei Bob Dylan ?”
“Mai detto di esserlo !”
Legge il fazzoletto: “A Kevin con simpatia, Robert Allen”.
“Ma sei uguale !”
Sta per incazzarsi seriamente, la sua figura di maschio dominante è in serio pericolo.
Per fortuna la sua compagnia interviene: “Ehi Kevin, sei il solito stronzo, lascia stare quel tipo.”
Si ritira guardandomi male, umiliato.
E’ andato tutto benissimo, riderò per mesi pensando alla sua espressione.
Già avere la faccia di Bob Dylan mi toglie la vita, se non ci posso ridere un po’…

14 commenti:

  1. Ah ah! grande Robert Allen! sarà una bella sfida rendere una voce stonatissima e stridula col fumetto... magari con le smorfie del pubblico... comunque bel racconto, complimenti!

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  2. Ottima giack! Ma che... mi diventi anche scrittore adesso?

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  3. Ottima per un fumetto!!! bravo.
    Ma come fai a fare lo scrittore, il corso SdF mi succhia. sshhhhhhhhhhhhhhh
    Secondo me dovrebbe venire di 4 tavole, così lo mandi al prossimo Comicweb.

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  4. Veramente a questo racconto ci ho pensato sotto la doccia; poi come dice il Coach Cajelli, se ti siedi a scrivere ed hai già la storia non ci vuole molto.
    Ci ho messo sicuramente meno che con la tavola della neve, che non ho ancora finito... mi manca la neve!

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  5. Ciao Giack!

    Grazie per essere passato nel mio blog e commentato (preso nota!).

    Complimenti per il racconto!

    Il "ne sapete!" di Diego qui nel tuo racconto ci calza proprio a pennello!

    Ti sei documentato egregiamente (Knockin’ on Heaven’s Door inizia proprio con quegli accordi!) ed il racconto è molto scorrevole (forse io avrei allungato un pò il brodo), arrivando nei vari punti in modo essenziale e diverte!

    Ottimo, continua così!

    Alla prossima!

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  6. ciao, bel racconto, mi piace! unica cosa (ma il problema sono il numero di battute concesse da Diego) inframmezzerei i dialoghi con qualche azione, qualche gesto. Ma questa magari è una mia fissazione da manuali di scrittura creativa, prendila con il beneficio del dubbio :)

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  7. ho commentato sul tuo blog ma riposto qui la risposta:

    Ciao, io ho pensato all'inizio che si trattasse di Bob Dylan, poi alla fine che fosse un sosia, ma solo perchè da completo ignorante non sapevo che Bob Dylan fosse un nome d'arte!
    Bè mi consolo pensando a quando in una libreria qualche anno fa due ragazzini commentavano la versione di Bob di "Knockin’ on Heaven’s Door" dicendo: ma chi è sto qua che copia dai gun's?
    rabbrividiamo brrrr

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  8. Mi son spisciata dalle risate! Complimenti. Poco avvezza alla tecnica del fumetto non mi addentro nei commenti, appunto, tecnici, ma devo dire che mi è piaciuto molto. Per capirci, "l'ho visto" tutto.

    "la sua figura di maschio dominante è in serio pericolo" :-))

    Mia

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  9. Avevo scritto prima ma il cavolo di blogger mi ha mangiato il commento.
    Allora dicevo, che mi è piaciuto molto, ed hai reso molto bene l'ambiguità sull'identità del personaggio, tant'è che pure io alla fine ero convinto che si trattasse di un sosia.

    Detto questo, ti dico che secondo me potevi anche riuscire a non sforare dalle 2000 battute, perchè nella parte centrale c'è un passaggio che forse si poteva anche sintetizzare un po di più senza stravolgere la natura e il racconto dei personaggi.

    tipo qui:
    “Senti, vorrei chiederti se canti una canzone e la dedichi alla mia ragazza che è seduta lì”.
    Ha l’atteggiamento di chi poi si sente come se a cantare fosse stato lui. Vediamo se raggiunge il top e mi chiede anche un pezzo particolare.
    Fa di più: incredibile. Con balzo felino acchiappa la chitarra appesa al muro e me la piazza in mano.
    “Blowin’ in the wind, anzi, no, Knockin’ on Heaven’s Door”.
    Ha vinto il campionato del mondo dei rompipalle, e si merita il premio.
    Sorrido, imbraccio la chitarra, e comincio i primi accordi: sol maggiore, re maggiore, inizio a cantare, ora si ride.

    Che ne pensi?

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  10. Tua compagna di Blog Diegozzilla, iryiry. Carino il racconto. Io non avevo nemmeno riconosciuto la foto. Mi sa che come fumetto viene bene. Sto pensando ai disegni in questo momento....ehehe
    Un kiss. Iryiry

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  11. Grazie a tutti dei pareri e consigli !

    @Lui: hai perfettamente ragione: è che sono stato quasi più tempo a tagliare che a scrivere la prima versione, ed alla fine ho mollato il colpo (ho contato solo i caratteri,non i blank ed ho pensato che sforavo di poco)

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  12. Ahahah! Fortissimo! Complimenti: è divertente e scorre liscio come l'olio dall'inizio alla fine!

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  13. nemmeno io l'avevo capito che era realmente bob dylan ;)
    colpo di scena multiplo!!!
    davvero gustoso il tuo racconto, alcuni passaggi m'han fatto ridere ("La simpatia non è nelle prime trenta cose che provo per Kevin" è fantastica)
    e... no... non ho nessuna critica da fare...

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  14. Bello!
    Non so perchè ma mi sembra proprio una cosa che farebbe Bob Dylan...

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